Tu chiamale, se vuoi, emozioni – pubblicato su Barbadillo.it

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Suvvia, diciamocelo. Il fatto che sia uscito il nuovo film di Star Wars, e poi Revenant, ormai non ci dà più emozioni. Ormai non ci fa più caldo né freddo andare al cinema e stare per due tre ore davanti a galassie luminose, mostri orripilanti, armi sfolgoranti, battaglie epiche al largo dei bastioni di Orione, come diceva il buon vecchio Roy Batty, sangue come se piovesse e orsi di tre metri – lo facciamo per educazione, per non perdere un’abitudine che ci fa ricordare quando eravamo piccini e al cinema andavamo con babbo e mamma. Sprofondiamo nelle poltrone, i pop corn in una mano, guardiamo benevoli gli sforzi del direttore della fotografia e dei tecnici responsabili degli effetti speciali e in segreto pensiamo a quando sarà finito. A quando potremo tornare fuori a farci dare una scossa, a farci stupire davvero.
A quando potremo riaprire un giornale.
Già. Perché ormai il vero pathos c’è nella vita quotidiana. Nella modernità che galoppa. Nessuno sceneggiatore sarà mai così affamato e folle da arrivare a scrivere delle cronache come quelle che ci capitano davanti agli occhi dalla mattina alla sera, per giunta gratuitamente.
Ormai al mattino, pur rincoglionito, hai un po’ di tachicardia, le mani sudate. Le ginocchia non tengono bene. Eviti anche il caffè; tanto, sei già agitato. Allunghi un dito verso il quotidiano, lo tiri lentamente verso di te. Cominci a sfogliarlo piano. Ti assicuri, a poco a poco, che non sia successo niente di irreparabile. Perché i presupposti ci sono. Chi lo dice che oltre al canone della televisione (che magari non hai più) nella bolletta non ci mettano anche una nuova imposta sulle spese mediche? Che non sia scoppiato il nuovo scandalo delle Papa’s girl, raccolte in Vaticano per festeggiare il giubileo come il Signore le ha create? Che dalle farmacie italiane abbiano ritirato i preservativi perché contrari alla filosofia dei migranti?
Leggi.
Stanno ancora parlando del ventenne morto torturato dopo due giorni, benone. Poi c’è quella storia dei cinghiali che invadono le città e gli animalisti protestano. Allarme per il disavanzo strutturale, ma Renzi è certo: “Nessuna procedura”. Le donne di Colonia non festeggiano il Carnevale – ma in fondo chi se ne frega, tu a Carnevale sei sempre ammalato. Poi ci sono il sindaco che si inventa i danni alluvionali per farsi dare i fondi per la scuola e Insinna che regala la barca a Medici senza frontiere. Con i vantaggi d’immagine se ne potrà comprare altre due. Alla pagina che parla di diritti gay e unioni civili ti irrigidisci un poco. Un interessante confronto tra uno psicanalista progressista e un pediatra sulle adozioni gay, in cui il pediatra dice che ci potrebbero essere dei problemi, a crescere con due genitori dello stesso sesso, e fa la figura dello stronzo conservatore e anche un po’ ottuso. A seguire, le solite opinioni delle figlie dello stupro, delle tardone con patente passato da troie e quelle, gettonatissime, su famiglia e amore familiare in Italia, da parte dell’ex, ma poi non tanto, anoressica, famosa per il cattivo rapporto col padre, che attualmente risiede in Francia. Tutta roba già vista. Prosegui. Cultura. Vargas Llosa cede ai tabloid: otto pagine di intervista insieme alla compagna per “!Hola!”, chi l’avrebbe mai detto. Ma la cultura ti lascia abbastanza indifferente, dopo la cultura scorri sempre veloce per arrivare agli spettacoli. Elton John. Oddio, Elton John! Elton John, giustamente, ti agita. Che dice Elton John?? Non poteva starsene col culo attaccato al suo piano, Elton John?? Non potrebbe scrivere, Elton John, invece di fare dichiarazioni?? E pensare che non è neanche malvagio, Elton John, nel suo campo… Sudi. Leggi. Respiri. Falso allarme: dichiara solo che il buio è passato, di essere felice con il marito. Nessuna traccia di lasciti milionari a gatti persiani o tartarughe d’acqua o di matrimoni combinati tra il suo primo bambino di sei anni e qualche emiro sessantenne, con sottofondo di The lion sleeps tonight. Respiri di nuovo. Ti rilassi, addirittura, di buon umore sei. Il dopo Elton John è sempre così, tipo dopo aver fatto l’esame di maturità. Passi allo sport che sei quasi allegro, sport!, lo sport con i soliti casi di doping e un tipo che urla in campo ‘Porca puttana!’ e viene citato in giudizio da Efe Bal che rivela che ce l’aveva pure piccolo (ma forse quest’ultima cosa te la sei addirittura immaginata, confessalo: Elton John ti fa sempre prendere la mano). Meteo: temperature in rialzo verso la seconda settimana di febbraio. Previsti 25 gradi. Tanto meglio! I maglioni ti hanno sempre dato sui nervi.
Ottimo. Per oggi dovrebbe essere tutto. Richiudi il giornale con entusiasmo. Ti prepari a fare il tuo lavoro con energia, la tua scarica di adrenalina quotidiana te la sei assicurata.
Finché Schettino non verrà messo a dirigere un’Accademia militare e Petrini sorveglierà i pomodori italiani, la vita potrà andare avanti.
E intanto tu di sera, per rilassarti dopo tutte queste emozioni, andrai al cinema a vedere l’ultimo di Tarantino.

 

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